Resta favorito, ma è "in sala
d'attesa": su Gabriel Attal, ministro dell'Educazione dato
largamente per favorito come nuovo primo ministro francese dopo
le dimissioni ieri di Elisabeth Borne, sono accesi da ieri
pomeriggio i riflettori ma la nomina continua a slittare.
Rinviata ad oggi, è ora attesa per fine mattinata, dopo
un'ultima serie di consultazioni. I segnali che il prescelto sia
lui non mancano, i camion di una ditta di traslochi stazionano
questa mattina fuori dal suo ministero, quello dell'Educazione
nazionale, ma si accavallano anche le ipotesi di resistenze
interne al governo. Secondo i media francesi a puntare i piedi
sarebbero stati due pilastri del governo come il ministro
dell'Economia, Bruno Le Maire, e quello dell'Interno, Gérald
Darmanin, che alzano l'asticella delle loro richieste per
accettare una promozione definita "folgorante".
Attal, 34 anni, avrebbe il compito di rilanciare il mandato
del governo dopo un periodo tutto in salita e con le opposizioni
sul piede di guerra per la contestata approvazione della riforma
delle pensioni e della legge sull'immigrazione. Attal, brillante
e già popolare nei sondaggi, sarebbe il più giovane premier
della Quinta Repubblica, e supererebbe Laurent Fabius, nominato
a 37 anni nel 1984.
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