"Non temiamo il termine
integrazione; siamo una società aperta che ha dimostrato, in
passato, la volontà di accogliere coloro che cercano di
integrarsi nella società greca. Rendere la loro vita permanente
qui nel tempo è un passo naturale". Lo ha dichiarato il premier
greco, Kyriakos Mitsotakis, durante una conferenza ad Atene dal
nome 'Soluzioni europee alla sfida comune della migrazione',
alla presenza del vicepresidente della Commissione europea
Margaritis Schinas e della commissaria europea per gli Affari
interni Ylva Johansson. Lo riporta il sito di Kathimerini.
"Nel 2023 abbiamo gestito i flussi migratori in modo più
efficace rispetto a molti dei nostri partner", ha ricordato
Mitsotakis, sottolineando che "la migrazione non è
necessariamente un argomento divisivo" e che alternative legali
per una migrazione controllata possono colmare le lacune di
manodopera nel mercato del lavoro. "Possiamo trovare un
equilibrio, la Grecia può fare da apripista", ha spiegato il
premier greco.
Nel mese scorso, il parlamento ha votato una legge che
concede un permesso di residenza e di lavoro di tre anni agli
immigrati irregolari che rispettano determinati parametri, con
l'obiettivo di gestire la carenza di manodopera in alcuni
settori economici. Secondo Kathimerini, si stima che circa
30.000 persone, provenienti principalmente da Albania, Georgia,
Pakistan e Filippine, richiederanno questo nuovo tipo di
permesso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA