La British Library di Londra deve
dar fondo alle proprie riserve finanziarie, con un esborso
stimato in circa 8 milioni di euro, per rimediare ai danni
causati da un attacco informatico su vasta scala che ha colpito
l'istituzione negli ultimi mesi. Secondo i media del Regno
Unito, i computer erano andati in tilt dopo che gli hacker del
gruppo Rhysida, sospettato di presunte connessioni con la
Russia, avevano 'infettato' i sistemi della grande biblioteca
della capitale con un programma 'ransomware' per poi chiedere un
riscatto da 20 bitcoin (691.428 sterline) per la restituzione
dei dati, compresi documenti di lavoro e scansioni di
passaporti. L'istituzione si era rifiutata di pagare, come
prevede la linea delle autorità britanniche in questi casi, e
ora per far tornare in pieno funzionamento i computer dovrà
utilizzare il 40% delle sue riserve. Inoltre quando non era
stato pagato il riscatto, il gruppo aveva caricato più di
490.000 file (il 90% di ciò che avevano rubato) sul dark web. I
problemi informatici per la biblioteca sono ancora ben visibili
e riguardano il suo sito, dove un'apposita sezione spiega quali
servizi sono disponibili, la ricerca online di testi nell'enorme
catalogo e l'accesso ai prestiti.
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