Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Europa
  4. Strage nella scuola a Belgrado, fermati i genitori del 13enne

Strage nella scuola a Belgrado, fermati i genitori del 13enne

Secondo la legge serba il ragazzo non è punibile perché ha meno di 14 anni. Nove vittime tra cui uno dei guardiani. Altri sei ragazzi e una insegnante rimasti feriti 

La Serbia è sotto shock per la strage in una scuola primaria di Belgrado, dove un allievo dell'istituto non ancora 14enne ha aperto il fuoco con la pistola del padre uccidendo sul colpo otto giovanissimi alunni suoi coetanei e una guardia giurata, e ferendo altri sei ragazzi e una insegnante. La tragedia si è consumata nel giorno della ripresa delle lezioni dopo il lungo ponte festivo del primo maggio, che in Serbia include per tradizione come giornata non lavorativa anche il due del mese. Kosta K., l'autore della mattanza, è stato arrestato poco dopo dalla polizia nel cortile della scuola Vladislav Ribnikar, nel quartiere residenziale di Vracar, nel pieno centro di Belgrado. Era stato lui stesso, dopo la strage, a chiamare la polizia già allertata qualche minuto prima da una responsabile della scuola, informandola di aver sparato a numerose persone - come ha riferito in conferenza stampa il capo della polizia della capitale Veselin Milic.

I soccorsi dopo la strage nella scuola di Belgrado

Il ragazzo tuttavia non ha fatto alcun cenno ai motivi del suo gesto. Gli alunni uccisi, sette ragazze e un ragazzo, avevano tutti un'età compresa fra i 12 e i 14 anni. Dalle prime indagini è emerso che Kosta K.aveva pianificato la strage da almeno un mese, era in possesso di una piantina della scuola e di un elenco di allievi da uccidere. Particolari agghiaccianti se si considera che Kosta K., proveniente da una famiglia benestante, era sempre stato ritenuto un ragazzo diligente, educato e ambizioso, appassionato di astrofisica e sport, con predilezione per karatè e basket. Non avendo compiuto ancora 14 anni, il giovane pluriomicida, in base alla legge serba, non è penalmente perseguibile. Il suo avvocato ha detto che dopo l'interrogatorio di polizia in presenza dei genitori potrà essere rilasciato e rimandato a casa. Ma il presidente serbo Aleksandar Vucic in serata ha annunciato che il pluriomicida verrà trasferito in un dipartimento speciale di una clinica psichiatrica. Alcuni media hanno riferito che Kosta K. fosse da tempo bersaglio di maltrattamenti e episodi di bullismo, altri che al momento della strage fosse sotto l'effetto di stupefacenti. Ma sui motivi reali che hanno scatenato la sua rabbia omicida non vi è alcuna certezza. In giornata è stato arrestato anche il padre 48enne del ragazzo, proprietario della pistola con la quale il figlio ha fatto fuoco. Secondo i media, sembrerebbe fosse solito portare con sé il ragazzo al poligono di tiro. L'uomo, medico radiologo, avrebbe raccontato di aver tenuto le armi chiuse in una cassaforte con un codice segreto, del quale tuttavia il figlio era evidentemente a conoscenza. Anche la madre del ragazzo, un'avvocatessa, è stata fermata. Secondo il capo della polizia di Belgrado, l'autore della strage è arrivato alla scuola poco dopo le 8.30 con una borsa contenente una pistola calibro nove, un'altra arma di piccolo calibro e quattro bottiglie molotov. Pochi minuti dopo ha cominciato a sparare all'impazzata, uccidendo dapprima la guardia giurata che gli si era lanciato contro cercando di immobilizzarlo, un gesto - rilevano gli inquirenti - che avrebbe evitato un bilancio di morti ancora più grave. Successivamente ha fatto fuoco in modo indiscriminato su alunni e insegnanti. Il governo a Belgrado ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, dal 5 al 7 maggio. Il ministro dell'Istruzione Branko Ruzic ha fatto sapere che le lezioni, annullate nella giornata odierna, riprenderanno domani con un minuto di silenzio in tutte le scuole del Paese. "Quella di oggi è stata la tragedia più grave che ha colpito la Serbia e il nostro sistema d'istruzione nella storia recente", ha commentato amaramente.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie