Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Spagna: Sánchez su legge anti-stupri far lavorare i giudici

Spagna: Sánchez su legge anti-stupri far lavorare i giudici

'Obiettivo norma, detta "solo sì e sì", è tutelare le donne'

MADRID, 16 novembre 2022, 13:02

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha invitato ad attendere "il lavoro dei tribunali" per quanto riguarda la valutazione di una recente legge contro le violenze sessuali - conosciuto comunemente come 'legge del solo sì è sì' - che sta provocando l'effetto indesiderato di riduzioni di condanne in alcuni casi: è quanto ha detto in una conferenza stampa al termine del G20 di Bali. "La volontà del potere esecutivo e di quello legislativo è stata chiaramente quella di proteggere e offrire più garanzia alle donne", ha aggiunto Sánchez. "Ora è compito dei tribunali e delle procure unificare la dottrina e stabilire giurisprudenza", ha detto.
    Ieri, la ministra del Tesoro e vice di Sánchez nel Partito Socialista spagnolo, María Jesús Montero, ha chiesto di "riesaminare" il testo della legge, mentre la delegata contro la violenza di genero María Victoria Rosell, che rappresenta il partito Unidas Podemos, ha affermato che "il problema non è la legge", bensí la sua applicazione "maschilista" da parte di alcuni giudici. Nella fase di discussione della norma, dal settore giudiziario sono arrivati avvertimenti su possibili effetti controproducenti del testo, per come era stato elaborato.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza