La premier britannica Liz Truss ha
detto di "non provare nessuna vergogna" per l'imbarazzante
retromarcia di ieri sull'abolizione dell'aliquota fiscale del
45% per chi guadagna oltre 150 mila sterline. In una intervista
a Sky News la prima ministra Tory ha affermato di "aver preso la
decisione molto rapidamente" eliminando quella misura contenuta
nella mini-manovra presentata dieci giorni fa dal suo
cancelliere dello Scacchiere Kwasi Kwarteng perchè stava
"diventando una distrazione" rispetto all'agenda economica del
governo.
Mentre Truss ha cercato di sminuire l'accaduto, la sua
ministra degli Interni Suella Braverman in un evento a margine
del congresso conservatore a Birmingham ha affermato di essere
"molto delusa" dall'inversione di rotta e ha puntato il dito
contro alcuni deputati Tory 'ribelli' che avrebbero organizzato
una sorta di "golpe" per boicottare l'iniziativa della premier.
La ministra si riferisce alle critiche fatte in pubblico da
alcuni parlamentari tra cui il veterano Michael Gove. Alle dure
parole di Braverman, che rivelano quanto siano profonde le
divisioni fra i Conservatori, si è unito anche Simon Clarke,
ministro per il Levelling Up (il rilancio delle aree più
depresse), secondo cui è stato sbagliato cambiare il programma
dell'esecutivo.
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