Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Europa
  4. Aviaria 2021-22 la più grande mai vista in Europa

Aviaria 2021-22 la più grande mai vista in Europa

Oltre 47 milioni di volatili abbattuti negli allevamenti 

Quasi 2.500 focolai e 47,5 milioni di volatili abbattuti negli allevamenti, oltre 3.500 casi negli uccelli selvatici, dalla Norvegia al Portogallo. Sono i numeri della più grande epidemia di influenza aviaria 2021-22, mai vista in Europa secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il rischio di trasmissione all'uomo esiste, ma è classificato dalle agenzie Ue a livello basso, e da basso a medio per i soggetti esposti per motivi professionali. L'Italia è il secondo Paese per numero di focolai negli allevamenti (317) dopo la Francia (1.383).

L'emergenza continuerà perché, a differenza degli anni scorsi, il numero di rilevamenti del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) nel periodo estivo è stato "senza precedenti", osservano Efsa e Ecdc. Nelle annate passate il periodo estivo coincideva con un rallentamento nel propagarsi dell'infezione, senza casi positivi o quasi. Quest'anno il virus ha raggiunto invece le colonie riproduttive di uccelli marini sulla costa nord atlantica, causando un alto tasso di mortalità in Germania, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. Da giugno a settembre, sottolineano Efsa e Ecdc, il numero di focolai negli uccelli domestici è diminuito rispetto ai mesi precedenti, ma è stato più di cinque volte superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "E' chiaro che l'attuale epidemia è tuttora in corso - dichiara Guilhem de Seze di Efsa - con l'inizio della migrazione autunnale e l'aumento del numero di volatili selvatici che svernano in Europa è probabile che un maggior numero di essi risulti a rischio di infezione da Hpai, a causa della persistenza del virus in Europa". Nell'autunno del 2021 il virus ha varcato per la prima volta l'Oceano Atlantico, diffondendosi dall'Europa al Nord America. Nelle aree densamente popolate e nei sistemi di produzione avicola altamente esposti all'influenza aviaria, sottolinea Efsa in una nota, "andranno prese in considerazione strategie di prevenzione a medio e lungo termine".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie