Grazie alla fornitura dai Paesi
occidentali di nuovi missili a lungo raggio, le forze ucraine
sono riuscite a rallentare, "almeno per il momento", l'avanzata
delle truppe russe nell'est e nel sud del Paese. Ma nonostante
ciò, "la macchina militare russa ha ancora forze sufficienti per
continuare nelle operazioni offensive". E' quanto afferma in
un'analisi della situazione sul campo il New York Times.
Il presidente ucraino Vladimir Zelensky aveva detto mesi fa
che la svolta decisiva sul campo a favore delle forze di Kiev
sarebbe giunta in questo mese di agosto, grazie ai nuovi sistemi
d'arma forniti dagli occidentali, specie gli Stati Uniti. E
questo dopo che, in primavera, gli ucraini erano arrivati a
perdere fino a 200 soldati al giorno, con un effetto devastante
sul morale delle truppe che aveva portato anche a diserzioni.
Tuttavia finora l'impiego delle nuove armi da parte di Kiev non
sembra aver aperto agli ucraini la via della vittoria, bensì
aver portato ad una situazione di sostanziale stallo.
"E' chiaro che gli ucraini non possono competere con i russi
unità per unità e soldato per soldato - ha detto al giornale
Samuel Bendett, analista di armamenti russi al Center for Naval
Analysis -. E l'Ucraina, come i russi, sta rimanendo a corto di
soldati. Quindi l'Ucraina deve essere molto prudente sul modo di
portare allo scoperto le truppe russe".
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