Nella corsa a due per la leadership
Tory e la carica di nuovo premier britannico si rafforza ancora
di più la ministra degli Esteri Liz Truss dopo l'endorsement
fatto dal titolare della Difesa Ben Wallace, uno dei componenti
più apprezzati nell'esecutivo del primo ministro uscente Boris
Johnson. Mentre l'altro contendente, l'ex cancelliere dello
Scacchiere Rishi Sunak, ammette di essere indietro e di voler
lottare per ogni singolo voto degli iscritti al partito
conservatore.
Appare sempre più difficile la sua rimonta, in particolare
dopo che un pezzo da novanta come Wallace ha scelto chi
sostenere e lo ha fatto in un intervento sul Times. Secondo lui
Truss è "schietta, onesta ed esperta", e può garantire
l'"integrità" necessaria per un ruolo tanto importante.
Wallace ha anche apertamente criticato la decisione di Sunak
e di altri ministri di dimettersi in un "momento di crisi" per
il governo. La decisione del titolare della Difesa arriva dopo
che ieri sera a Leeds sono iniziati i confronti sul territorio
dei due candidati con la base degli iscritti chiamati a votarli
per scegliere il successore di Johnson. Mentre Sunak, partito
come candidato della competenza e del buon senso tenta ora di
inseguire la rivale sul terreno di promesse care alle destra
interna e sui temi identitari, insistendo ad esempio sulla
sicurezza e sul vecchio modello selettivo delle Grammar Schools,
Truss rivendica la continuità col governo Johnson e afferma di
voler "realizzare quanto è stato promesso nel programma
elettorale del 2019".
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