La "fusione tra uomo e macchina"
messa in luce attraverso un gioco sperimentale tra capi
d'abbigliamento d'autore e riferimenti all'immaginario della
"moda futurista" e dei robot: è questa l'essenza di
'Robotizzati', "mostra-performance" già esposta in Italia e ora
sbarcata a Madrid per la sua prima tappa internazionale.
Il progetto, presentato stamattina presso il centro culturale
della capitale spagnola 'Serrería belga', mette in luce "un
aspetto del made in Italy assolutamente creativo", secondo il
commissario della mostra, Stefano Dominella. Da Armani a
Moschino, da Gucci a Gattinoni, così come figure "più giovani"
della moda italiana, sono diverse le firme di prestigio i cui
disegni sono rappresentati nella mostra, ha aggiunto. Tra i capi
esposti, anche alcuni indossati originalmente da Raffaella
Carrà.
Dominella si dice appassionato dei cosiddetti 'mecha'
giapponesi, robot di dimensioni straordinarie comandati da un
pilota all'interno (come Mazinga Z, Gundam, i Transformers). Ed
è dal suo incontro con Roberto Pesucci, importante collezionista
italiano di 'mecha', che è nata l'idea di 'Robotizzati'.
La mostra, organizzata dall'Ambasciata italiana in Spagna,
dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid e dal Festival
Veranos de la Villa del Comune di Madrid, sarà aperta fino al 28
agosto 2022. Per l'ambasciatore Riccardo Guariglia, l'apertura
della mostra rappresenta "un nuovo tassello del quanto mai
dinamico rapporto che stanno vivendo in questo ultimo periodo
Italia e Spagna". "Di 'Robotizzati' ci piace tutto", ha invece
detto Andrea Levy, assessora alla cultura del comune di Madrid.
"L'Italia è garanzia di qualità in tutto ciò che fa, e un Paese
per cui noi spagnoli sentiamo ammirazione, direi quasi
devozione", ha aggiunto.
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