Occasione d'incontro oggi fra la
96enne regina Elisabetta e la first minister indipendentista
scozzese Nicola Sturgeon, all'indomani del rilancio da parte di
Sturgeon della sfida per cercare di ottenere un secondo
referendum post Brexit sulla secessione della Scozia dal Regno
Unito - dopo quello perduto nel 2014 - il 19 ottobre 2023.
La coincidenza fra l'annuncio e il faccia a faccia odierno è
stata casuale, sulla scia della decisione dell'ultimo momento
dell'anziana sovrana di compiere un ormai rarissimo viaggio
fuori sede a Edimburgo per riprendere la tradizione della sua
settimana di soggiorno annuale nella sua residenza reale
scozzese del palazzo di Holyrood. Elisabetta II ha ricevuto
Sturgeon in visita di cortesia proprio nel palazzo di Holyrood,
ma dal colloquio non è emerso il minimo riferimento pubblico
all'attualità politica. Un video ha mostrato la monarca in
piedi, per una volta non costretta ad appoggiarsi al bastone che
è stata vista usare abitualmente negli ultimi mesi per qualsiasi
spostamento a causa dei "problemi di mobilità" apertamente
confessati di recente. Non sono mancati gli scambi di sorrisi di
rito, né il dono a Sua Maestà da parte della first minister del
governo locale di Edimburgo, e leader degli indipendentisti
dello Scottish National Party (Snp), di una bottiglia riserva
del valore di 150 sterline di whisky scozzese Johnnie Walker
etichetta blu.
L'iniziativa legislativa pro referendum bis presentata ieri
da Sturgeon sarà sottoposta in prima battuta a un giudizio della
Corte Suprema di Londra. Ma il governo centrale britannico di
Boris Johnson, cui in base alle regoli costituzionali vigenti
spetta sulla carta l'ultima parola, ha già ribadito di non voler
dare il suo placet: visto il contesto nazionale e internazionale
attuale e l'impegno preventivo preso da entrambi i fronti nel
2014 a considerare il risultato di quella consultazione (55,3%
di no, 44,7% di sì) un responso generazionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA