(ANSAmed) - SOFIA, 27 GIU - In Bulgaria il premier liberale
Kiril Petkov, che è leader del partito progressista ed
europeista 'Continuiamo il cambiamento', ha presentato oggi al
parlamento le dimissioni sue e dell'intero governo, dopo il voto
di sfiducia dei giorni scorsi ad opera delle opposizioni.
Sfiducia motivata con quello che viene ritenuto il "fallimento
della politica economica e finanziaria" dell'esecutivo, incapace
di far fronte al progressivo deterioramento delle condizioni di
vita della popolazione, alle prese con una inflazione galoppante
che ha toccato il 16%. Tocca ora al presidente Rumen Radev
svolgere le consultazioni con le forze politiche parlamentari
prima di assegnare il mandato di formare un nuovo governo alla
prima forza politica. In caso di fallimento di tale primo
tentativo, il mandato andrà ai conservatori del Gerb,
all'opposizione, seconda forza politica nel parlamento. Se anche
il Gerb non dovesse riuscire a formare un governo il presidente
affiderà il terzo e ultimo mandato previsto a una forza
parlamentare a sua scelta. Se questa terza prova fallirà, il
presidente dovrà sciogliere il parlamento, indire elezioni
parlamentari anticipate e nominare un governo provvisorio.
Il presidente Radev ha già avuto oggi consultazioni con i
rappresentanti del Gerb, i quali hanno dichiarato che
restituirebbero subito un eventuale mandato di formare un
governo. Nel pomeriggio vi saranno contatti con i socialisti
(Bsp, che erano nella coalizione di governo uscente) e con il
partito della minoranza turca 'Movimento per diritti e libertà'
(Dps, opposizione), mentre domani i colloqui saranno con 'C'è un
popolo come questo', (partito dello showman televisivo Slavi
Trifonov che ha provocato la crisi uscendo dal governo),
'Bulgaria democratica' (Db, destra, già nella coalizione di
governo) e Vazrazhdane (nazionalisti, opposizione).
Il partito di Petkov ha fatto sapere che proverà a formare un
governo che non sarà diverso da quello sfiduciato, ma gli
analisti sono scettici sulla possibilità di creare un nuovo
esecutivo nell'ambito dell'attuale parlamento e prevedono
elezioni anticipate in autunno. (ANSAmed).
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