Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Kiev, autore insulto a nave russa tenuto segreto per sicurezza

Kiev, autore insulto a nave russa tenuto segreto per sicurezza

'Difensore Isola Serpenti era prigioniero, adesso in libertà'

ROMA, 23 maggio 2022, 16:47

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

La frase "nave russa, vai a farti fottere!", pronunciata nei primi giorni della guerra in risposta alle minacce ai difensori dell'Isola dei Serpenti nel mar Nero, è diventata uno dei simboli della resistenza ucraina, tanto che l'iconica immagine di un soldato che solleva il dito medio contro una nave nemica in fiamme mentre cola a picco è stata impressa in un francobollo. Ora, riferisce l'Ukrainska Pravda, le guardie di frontiera di Kiev hanno rivelato che la vera identità dell'autore della frase è stata finora tenuta segreta per motivi di sicurezza, visto che il soldato non era ancora "al sicuro", dopo essere stato fatto prigioniero dai russi. Non si tratta quindi, come detto inizialmente da Kiev, del marine Roman Gribov, anch'egli fatto prigioniero e poi premiato con una medaglia al ritorno a casa. Ma la vera identità, al momento, resta riservata.
    "Nel momento successivo alle minacce di una nave russa, tra gli attacchi delle forze russe sull'isola, la guardia di frontiera, rendendosi conto che la situazione era difficile, tesa, e ascoltando le ripetute minacce dell'aggressore, si è stancata di restare vicino alla stazione radio. Il ragazzo non si è nemmeno reso conto di cosa aveva fatto per l'Ucraina", ha raccontato il portavoce delle guardie di frontiera Andriy Demchenko, spiegando che la conversazione è stata registrata dalla stazione radio sulla terraferma a Odessa, a 50 chilometri dall'isola.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza