Una parte dell'antica porta
imperiale di Santa Sofia è stata danneggiata da ignoti. Lo fa
sapere l'associazione turca della Storia dell'Arte pubblicando
su Twitter una fotografia della porta con due visibili segni di
rottura e mettendola a confronto con immagini di un anno fa dove
la parte era invece integra. La direzione generale delle
fondazioni di Turchia ha comunicato che sono stati nominati due
ispettori per condurre un'inchiesta riguardo al danno.
Costruita nel sesto secolo come basilica cristiana, Santa
Sofia è stata convertita in moschea in seguito alla conquista
ottomana di Costantinopoli nel 1453. Negli anni '30 del
ventesimo secolo, mentre era presidente il fondatore della
repubblica secolare di Turchia Mustafa Kemal Ataturk, l'edificio
venne chiuso al culto islamico, restaurato e trasformato in un
museo che dal 1985 gode della protezione dell'Unesco.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel 2020 ha voluto
riconvertire Santa Sofia in una moschea rendendo l'ingresso
all'edificio libero. Parte dei mosaici cristiani di epoca
bizantina sono ora coperti mentre restano inaccessibili al
pubblico i piani superiori dove si trovano i mosaici cristiani
più noti.
La scelta di riconvertire Santa Sofia in moschea suscitò
polemiche, soprattutto al di fuori della Turchia. Lo scorso anno
il ministero degli Esteri turco definì "faziosa" la "grave
preoccupazione" espressa dall'Unesco per la modalità con cui è
stata portata avanti la riconversione in moschea.
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