Sono 890.000 in totale le persone
positive alla variante Delta del Covid nel Regno Unito
conteggiate in un arco di 7 giorni secondo le stime settimanali
dell'Ons, equivalente britannico dell'Istat, aggiornate al 12
settembre: meno delle 950.000 calcolate la settimana precedente.
L'indicazione di tendenza appare positiva per l'Inghilterra, di
gran lunga la maggiore nazione del Regno, malgrado la revoca
quasi totale delle restrizioni introdotta dal governo di Boris
Johnson fin dal 19 luglio, con un calo a un caso ogni 80
abitanti contro uno ogni 70 della precedente rilevazione e in
Irlanda del Nord (uno ogni 75 contro uno ogni 60); mentre resta
in aumento in Galles (uno ogni 60 contro uno ogni 65) e si
conferma al picco in Scozia (uno ogni 45) dove le scuole hanno
riaperto prima che altrove, da metà agosto.
Proprio nelle scuole secondarie si registra ora un trend
generalizzato all'incremento dei casi, anche in Inghilterra
(sebbene con una percentuale che resta marginale di contagi
gravi fra i più giovani) in attesa dell'estensione delle
somministrazioni di singole dosi vaccinali ai ragazzi fra 12 e
15 anni appena annunciata. In crescita relativa pure le
infezioni stimate fra gli over 50 britannici non completamente
vaccinati, mentre la somma dei ricoveri fra chi ha meno di 50
anni pesa ora per il 75% (in un Paese che ha ben l'82% della
popolazione over 16 coperta da due dosi e il 90% almeno da una)
su chi ha zero vaccinazioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA