"L'abbandono dell'Afghanistan e del
suo popolo è tragico, pericoloso e inutile, non è né nel loro
interesse, né nel nostro". Lo scrive l'ex premier britannico
Tony Blair sul sito della sua fondazione, intervenendo per la
prima volta dalla caduta di Kabul in mano ai talebani.
"Osservando le conseguenze della decisione" di lasciare il
Paese in mano ai responsabili dell'11 settembre "la domanda che
si pongono sia i nemici che gli alleati è: l'Occidente ha perso
ogni volontà strategica?", aggiunge Blair, "Il mondo non sa più
l'Occidente cosa difende, talmente è evidente che la decisione
di ritirarsi in questo modo non è stata dettata dalla strategia
ma dalla politica", prosegue. "Lo abbiamo fatto sotto gli
applausi di tutti i gruppi jihadisti del mondo".
"La Russia, la Cina e l'Iran osservano e ne approfittano. Gli
impegni presi dai leader occidentali saranno evidentemente
considerati come carta straccia", conclude l'ex premier
laburista, più volte criticato in passato per aver seguito gli
Stati Uniti di George W. Bush sia in Afghanistan che in Iraq.
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