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Arresti in Polonia durante le proteste contro la legge sull'aborto

Arrestata anche Klementyna Suchanow, una leader delle proteste

Tre persone arrestate a Varsavia, in Polonia, durante le proteste davanti alla Corte Costituzionale, protagonista della controversa sentenza che rende quasi totale il divieto di aborto nel Paese. Tra gli arrestati anche Klementyna Suchanow, una delle leader delle proteste, accusata di aver "invaso" l'area che ospita l'edificio della Corte, riferisce l'agenzia polacca Pap. Secondo alcune testimonianze, i manifestanti avrebbero effettivamente fatto irruzione sul prato attraverso la recinzione riuscendo a entrare nell'edificio.

Marta Lempart, la leader di 'Women's strike' che continua a guidare la protesta in Polonia contro la sentenza anti-aborto della Corte Costituzionale, ha promosso per oggi una manifestazione nazionale.

Le proteste continuano da 100 giorni, da quando, il 22 ottobre scorso, è uscita la sentenza che riduce drasticamente la possibilità di ricorrere all'aborto legale. La sentenza, in vigore dal 27 gennaio, rifiuta il benessere della donna come motivo valido per interrompere la gravidanza anche in presenza di patologie fetali gravi e incompatibili con la vita, aprendo la strada a ulteriori divieti di abortire in caso di stupro e incesto. I medici rischiano fino 3 anni di carcere.

   

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