Si è consumato uno scontro
nell'esecutivo conservatore guidato dal premier Boris Johnson
sull'apertura del prestigioso college inglese di Eton alle
studentesse. A proporla, andando contro la tradizione centenaria
dell'istituto privato, è stato in una intervista a Bbc Radio lo
stesso ministro dell'Istruzione, Gavin Williamson: "Sarebbe un
importante passo in avanti accettare le iscrizioni delle
ragazze", ha affermato.
Si è scatenata subito una polemica tutta interna al partito
di governo, con la reazione dell'ala più oltranzista guidata da
Jacob Rees-Mogg, il ministro dei Rapporti con il Parlamento ed
ex etoniano di ferro. "Mi piacerebbe che mia figlia andasse lì,
penso però che funzioni molto bene così com'è", ha affermato in
un intervento alla Camera dei Comuni.
Il N.10 di Downing Street ha mantenuto una certa
equidistanza, di fatto difendendo lo status quo. Un suo
portavoce ha sottolineato che le scuole per persone dello stesso
sesso sono importanti ma il governo sosterrebbe Eton se
cambiasse le sue politiche.
La scuola, vicino a Windsor nel Berkshire (Inghilterra
meridionale), è stata fondata nel 1440 da Enrico VI e il primo
ministro Johnson è solo l'ultimo di una lunga serie di etoniani
che sono diventati capi di governo nel Regno Unito: fra gli
altri 20 si ricordano David Cameron, Harold Macmillan e William
Gladstone.
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