"Rispetto alla pandemia di Covid-19
dobbiamo evitare il ripetersi della tragedia causata
dall'epidemia di Hiv/Aids 20 anni fa, quando le terapie
antiretrovirali, che hanno modificato il corso della malattia
nei Paesi ricchi riducendo sensibilmente il numero dei decessi,
sono arrivate nei Paesi a risorse limitate soltanto 10 anni più
tardi con la produzione e l'esportazione delle prime versioni
generiche dei trattamenti. ll superamento dei monopoli su tutti
i prodotti farmaceutici necessari a fronteggiare la pandemia di
Covid-19 consentirà una collaborazione globale utile ad
incrementare la produzione, la fornitura e l'accesso per tutti".
Lo dichiara in una nota Silvia Mancini, epidemiologa di Medici
senza Frontiere, alla vigilia della giornata internazionale
della lotta all'Aids.
Medici Senza Frontiere, nell'arco della propria esperienza in
contesti privi di solide strutture sanitarie, ha infatti potuto
verificare - spiega la nota - quanto i monopoli, i prezzi
elevati e la mancata registrazione di prodotti salvavita abbiano
avuto un impatto drammatico sulla salute delle persone. Grazie
ad una forte azione di sensibilizzazione che Msf ha svolto
congiuntamente alla società civile dei diversi Paesi colpiti da
un'alta prevalenza dell'Hiv/Aids, i prezzi del trattamento
antiretrovirale hanno subito una riduzione del 99% in un
decennio, consentendo di curare oltre 22 milioni di persone.
"Il Covid-19 ha già causato oltre 1,3 milioni di vittime, una
sofferenza dalle proporzioni devastanti di fronte alle quali i
governi non possono più permettersi di perdere altro tempo
aspettando la buona azione volontaria da parte dell'industria
farmaceutica", conclude Mancini.
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