La conferenza del Labour ha votato
a maggioranza, non senza contrasti, a favore della mozione sulla
Brexit presentata da Jeremy Corbyn che impegna il partito a
convocare un secondo referendum entro 6 mesi in caso di vittoria
elettorale, ma rinvia la decisione se impegnarsi fin d'ora a far
campagna pro Remain o lasciare libertà di voto. La mozione
opposta, presentata dal fronte che voleva fin d'ora la scelta
del 'partito del Remain', non è invece passata ma ha avuto
consensi anche fra alcuni fedelissimi del leader.
La base del Labour britannico è dunque ancora in maggioranza
con Corbyn, il compagno 70enne Corbyn che ha riportato a
sinistra un movimento non più blairiano. Ma sulla Brexit la
linea del leader, improntata a un equilibrismo che non pare
proprio pagare nei sondaggi in vista della sempre più incombente
resa dei conti elettorale con i conservatori di Boris Johnson e
le altre forze del Regno, tiene solo per il rotto della cuffia
alla Conferenza annuale in corso a Brighton.
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