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Terremoto Podemos, arriva terzo, ma primo Catalogna

Terremoto Podemos, arriva terzo, ma primo Catalogna

Con Ciudadanos, partiti anti sistema controllano 1/3 parlamento

ROMA, 21 dicembre 2015, 00:02

Redazione ANSA

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Pablo Iglesias © ANSA/AP

Pablo Iglesias © ANSA/AP
Pablo Iglesias © ANSA/AP

Podemos, i 'post indignados' di Pablo Iglesias, irrompono sulla scena politica spagnola, diventando il terzo partito a livello nazionale e il primo partito in Catalogna e nel Paese Basco, superando autonomisti e nazionalisti nelle due regioni che storicamente hanno le più forti spinte indipendentiste.
    Non è un caso: oltre a sedurre l'elettorato giovane, non di rado disoccupato e scioccato dalla corruzione che colpisce i partiti storici, Podemos ha promesso di indire un referendum sull'indipendenza catalana, anche se in realtà l'ipotesi non è stata ripresa nel programma del partito in vista delle elezioni di oggi.
    Podemos e Ciudadanos (centro-destra), i due partiti anti sistema controllano ora un terzo del nuovo parlamento spagnolo.
    Prendendo la parola davanti ai militanti e alla stampa al teatro Goya di Madrid, Iglesias, camicia bianca e la sua ormai tradizionale 'coleta' - il codino - ha prospettato una serie di riforme costituzionali, anche perché "i risultati di oggi hanno dimostrato che il nostro paese è plurinazionale", lasciando chiaramente intendere che il sistema delle autonomie scaturito dalla costituzione del 1978 è ormai ampiamente superato.
    Il numero uno di Podemos ha annunciato "una blindatura costituzionale dei diritti sociali", e tra questi ha citato la casa, la fine degli sfratti, la sanità pubblica e l'istruzione.
    Inoltre Iglesias chiede una verifica a metà legislatura con la possibilità di mandare a casa il governo se non avrà mantenuto le promesse.
    Secondo i più critici tra gli osservatori, Podemos è cambiato in questi mesi, dopo i primi successi elettorali alle elezioni europee e locali, diventando più pragmatico e meno 'sognatore'.
    Da partito 'venezuelano' dai toni alla Hugo Chavez si sarebbe trasformato in una formazione 'svedese', diventato ormai più vicina alla socialdemocrazia scandinava, quindi più vicino all'establishment politico tanto rifiutato.
    Podemos - traduzione dell'obamiano "Yes, We Can" - nacque sull'onda del grande movimento di protesta degli Indignados, che ha ricevuto il suo battesimo nella prima grande, oceanica e colorata adunata e dal successivo accampamento di Puerta del Sol a Madrid il 15 maggio del 2011. Podemos ne ha raccolto l'eredita', alimentandosi della sua energia e delle sue idee, trasformandole in una macchina da guerra, con una strategia e un programma politici che gli avevano già fruttato nelle ultime elezioni comunali i municipi di Madrid e Barcellona. 

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