(ANSA-XINHUA) - PECHINO, 02 DIC - Gli scienziati cinesi hanno
mappato i potenziali effetti globali degli scarichi provenienti
da Fukushima, suggerendo che se il Giappone attuasse l'ipotesi
di rilasciare in mare l'acqua contaminata, questa potrebbe
espandersi all'intero Oceano Pacifico entro 10 anni.
Lo studio, pubblicato recentemente online sulla rivista con
revisione paritaria National Science Review, ha mostrato che nei
3.600 giorni dopo lo scarico gli agenti inquinanti coprirebbero
quasi tutto il Pacifico.
Il governo giapponese ha annunciato in aprile che inizierà a
scaricare l'acqua contaminata a partire dalla primavera del
2023.
I ricercatori della Tsinghua University cinese, guidati da
Zhang Jianmin e Hu Zhenzhong, hanno simulato il processo di
diffusione delle scorie della centrale nucleare e hanno scoperto
che gli agenti inquinanti potrebbero colpire la costa cinese 240
giorni dopo lo scarico.
L'acqua inquinata occuperebbe quasi tutta la regione del
Pacifico del Nord dopo 1.200 giorni, prima di diffondersi verso
sud nell'Oceano Pacifico meridionale e in quello Indiano,
secondo lo studio.
I ricercatori hanno anche scoperto che il materiale della
centrale nucleare finirebbe per causare preoccupazioni vicino al
Nord America, inquinando notevolmente la costa occidentale degli
Stati Uniti dopo 2.400 giorni.
La Cina ha espresso serie preoccupazioni sulla decisione del
Giappone di scaricare l'acqua contaminata dalla centrale
nucleare di Fukushima, chiedendo un approccio aperto,
trasparente e responsabile per gestire con prudenza il suo
smaltimento. (ANSA-XINHUA).
Responsabilità editoriale Xinhua.