(ANSA-XINHUA) - PECHINO, 5 MAR - Medici cinesi hanno
dimostrato per la prima volta che il nuovo coronavirus può
causare danni al sistema nervoso centrale dei pazienti.
I medici dell'Ospedale Ditan di Pechino affiliato alla
Capital Medical University, istituzione designata per il
trattamento della malattia provocata da nuovo coronavirus
(COVID-19), hanno annunciato oggi di aver curato un paziente
maschio il cui liquido cerebrospinale ospitava il virus.
Studi precedenti hanno mostrato che la COVID-19 può colpire
più organi, tra cui reni, fegato e cuore, ma non erano ancora
stati riportati danni al sistema nervoso centrale. Al paziente
di 56 anni la COVID-19 è stata diagnosticata il 24 gennaio
scorso, ricoverato in ospedale manifestava sintomi gravi e non
rispondeva al trattamento regolare.
Nel reparto di terapia intensiva, il paziente ha sviluppato
sintomi associati a una riduzione dello stato di coscienza,
anche se non erano presenti anomalie nelle immagini della TAC
alla testa.
Il personale medico ha quindi condotto il sequenziamento
genico su campioni del suo liquido cerebrospinale e ha
confermato la presenza del nuovo coronavirus diagnosticando al
paziente COVID-19 un'encefalite.
Dopo il trattamento dell'encefalite virale, i sintomi
neurologici del paziente sono gradualmente scomparsi.
Il 18 febbraio è stato trasferito nel reparto di malattie
infettive e il 25 febbraio è stato dimesso dall'ospedale.
Liu Jingyuan, direttore del reparto di terapia intensiva
dell'ospedale e medico curante del paziente, ha detto che, una
volta che un paziente COVID-19 viene trovato con disturbi dello
stato di coscienza, il personale medico deve considerare la
possibilità di infezioni al sistema nervoso ed effettuare in
tempo gli esami del liquido cerebrospinale, per evitare diagnosi
tardive e ridurre ulteriormente il tasso di mortalità dei
pazienti gravemente malati. (ANSA-XINHUA)
Responsabilità editoriale Xinhua.