La rilevanza strategica e il
potenziale di crescita e sviluppo del mondo sottomarino
nell'ambito della cooperazione tra Italia e Giappone sono stati
al centro di una conferenza internazionale organizzata a Tokyo
dalla Marina Militare e dalla Sasakawa Peace Foundation, in
occasione della tappa nipponica del tour globale di Nave Amerigo
Vespucci e del Villaggio Italia.
"L'80% dei fondali è completamente sconosciuto, e di quel 20%
solo il 2% è mappato nel sottosuolo", spiega all'ANSA il
Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di
Squadra Giuseppe Berutti Bergotto. "Noi abbiamo un'enorme fonte
di ricchezza, sia economica che strategica. Pensate che nel
sottosuolo del mare passa il 90% di tutte le nostre
comunicazioni digitali ma soprattutto c'è la presenza di
determinati metalli, le cosiddette terre rare, che sono
fondamentali per la transizione Green. Oggi noi dipendiamo
dall'importazione di questi metalli completamente dalla Cina.
Circa il 90% da questi metalli vengono importati. Ma nel nostro
sottosuolo subacqueo c'è la presenza di quasi tutti i metalli
che ci servono".
Ai due panel della conferenza hanno preso parte alcuni dei
massimi esperti del settore, rappresentanti di grande imprese e
start-up, del mondo accademico e dei centri di ricerca: tra
questi, Carlo Festucci, segretario generale Aiad (la Federazione
delle Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la
Sicurezza) e Andrea Toma, vice presidente Defence Institutional
Affairs di Fincantieri. In platea un pubblico vasto e
qualificato di diplomatici, docenti universitari, imprenditori e
di molti membri delle marine di vari Paesi. "La marina militare
italiana da sempre svolge un ruolo principale nella dimensione
subacquea - continua Bergotto - sia dal punto di vista
tecnologico e di ricerca ma soprattutto dal punto di vista di
controllo e di difesa di queste infrastrutture. Noi abbiamo
un'operazione che si chiama fondali sicuri che ci permette il
controllo, oserei dire giornaliero, di tutte le pipeline e di
tutti i cavi che portano sia la nostra energia che la nostra
comunicazione digitale".
Il seminario dal titolo 'La Dimensione Subacquea: come
accrescere la consapevolezza e il suo uso sostenibile' è stato
l'occasione per avviare un dibattito internazionale attraverso
diverse prospettive, come quella ambientale di sicurezza, quella
tecnologica e quella di governance.
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