Il ministero della Difesa del
Giappone ha accusato la Cina di aver violato il proprio spazio
aereo. Secondo l'agenzia Kyodo, si tratta della prima volta per
questo tipo di segnalazione, e solo l'ultima di una serie di
scaramucce nella regione che potrebbero alimentare le tensioni
tra i due Paesi vicini. Secondo un rapporto governativo
nipponico, l'aereo di intelligence Y-9 ha sorvolato le acque al
largo delle isole Danjo della prefettura sud-occidentale di
Nagasaki, nel Mar Cinese Orientale, per circa due minuti a
partire dalle 11:29 (le 4:29 in Italia), costringendo la Forza
di autodifesa (Sdf) aerea a far decollare i jet da
combattimento.
Il velivolo ha volteggiato diverse volte a sud-est delle
isole nello spazio aereo giapponese, per poi dirigersi verso la
Cina intorno alle 13:15. Il ministero ha dichiarato che i caccia
dell'Sdf non hanno usato dispositivi o armi di segnalazione. Il
vice ministro degli Esteri Masataka Okano ha convocato un membro
dell'ambasciata cinese per presentare una protesta formale per
l'avvenuta intrusione. Sebbene si tratti della prima violazione
dello spazio aereo da parte di un aereo appartenente alle forze
armate cinesi, spiega l'Agenzia Kyodo, Tokyo ha confermato in
precedenza due incidenti simili che hanno coinvolto un aereo di
sorveglianza marittima cinese e un drone decollato da
un'imbarcazione della Guardia costiera cinese - sopra le acque
vicine alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone e
rivendicate dalla Cina, nel Mar Cinese Orientale,
rispettivamente nel 2012 e nel 2017. Le isole Senkaku - che
altro non sono che isolotti disabitati, sono al centro di
dispute territoriali tra i due Paesi. Un funzionario del
ministero della Difesa nipponico ha dichiarato che è necessaria
un'analisi per determinare se l'incursione sia stata
intenzionale, aggiungendo che il Giappone non dovrebbe "reagire
in modo eccessivo", in quanto è improbabile che la violazione
dello spazio aereo fosse finalizzata a provocare un'escalation
della situazione.
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