Il premier giapponese Fumio Kishida
promette di rafforzare l'alleanza con gli Stati Uniti e
consolidare ulteriormente la capacità di deterrenza nella
regione dell'Asia-Pacifico. Durante l'incontro con il Segretario
di Stato Antony Blinken, e il capo della Difesa Lloyd Austin,
erano presenti anche il ministro degli Esteri nipponico Yoko
Kamikawa, e il ministro della Difesa Minoru Kihara, a margine
dell'evento "due più due", durante la quali le controparti hanno
concordato di rafforzare la cosiddetta deterrenza estesa - che
comprende la protezione nucleare statunitense fornita al
Giappone, in presenza di quella che Washington definisce
"l'assertività della Cina nella regione", e della minaccia
nucleare nordcoreana. Previsto anche un potenziamento delle
funzioni di comando delle Forze statunitensi in Giappone per un
migliore coordinamento dell'alleanza bilaterale.
Tokyo nel frattempo ha detto sì alla richiesta dell'alleato
per la produzione congiunta di attrezzature per la difesa, con
l'obiettivo di espandere le capacità dei missili intercettori
terrestri PAC-3 e di altri dispositivi. Secondo la stampa locale
la Mitsubishi Heavy Industries (Mhi) produce già circa 30
missili PAC-3 all'anno su licenza dell'appaltatore della difesa
Lockheed Martin ed è in grado di aumentarne il numero a circa
60, secondo quanto dichiarato da funzionari governativi a
conoscenza del dossier e da fonti industriali. In questo modo
gli Stati Uniti sperano di aumentare la produzione, da circa 500
all'anno a più di 750 all'anno a livello globale il prima
possibile. In ultimo i ministri hanno sottolineato l'importanza
di migliorare lo scambio di informazioni sui recenti incidenti
che hanno coinvolto marines Usa, alla luce dei casi di violenza
sessuale avvenuti nell'isola di Okinawa, sede di gran parte del
personale militare americano nell'arcipelago.
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