I decessi provocati dalla pandemia
da Covid-19 incidono sull'aspettativa di vita in Giappone, per
la prima volta in 10 anni. In precedenza era stato il triplice
disastro del marzo 2011 di Fukushima, con quasi 20mila morti, a
incidere al ribasso sull'indicatore. In base ai dati del
ministero della Salute nipponica, l'anno scorso l'aspettativa di
vita era di 87,57 anni per le donne e 81,47 per gli uomini, in
marginale calo rispetto al 2020, l'anno che ha segnato il record
di sempre dall'inizio delle statistiche. Il ministero, tuttavia,
tiene a sottolineare che i risultati recenti non significano che
la tendenza ad una più lunga longevità si sia invertita,
suggerendo che la diminuzione fosse solo temporanea a causa
delle morti da Covid. Rispetto all'Europa e agli Stati Uniti,
dove i decessi per il coronavirus pro capite sono stati molto
più elevati, infatti, la diminuzione dell'aspettativa di vita in
Giappone è stata più limitata, ha aggiunto il funzionario. La
durata media della vita delle donne in Giappone è comunque
ancora la più alta del mondo dal 1985, seguita da Corea del Sud
e Singapore, mentre quella degli uomini è al terzo posto dopo
Svizzera e Norvegia. In base ai calcoli delle autorità mediche,
nel 2021, il secondo anno della pandemia, nel Paese del Sol
Levante si sono registrati circa 16mila decessi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA