Dopo il bando alle esportazioni
di grano, l'India ha deciso di limitare la vendita dello
zucchero sui mercati internazionali a un massimo di 10 milioni
di tonnellate l'anno.
In un comunicato, il governo di Delhi informa che la decisione
si è resa necessaria a seguito di un aumento eccezionale
dell'export degli ultimi tempi e aggiunge che, in questo modo,
intende sia controllare la crescente inflazione interna, salita
in aprile al 8,38%, sia dirottare una buona parte della canna da
zucchero verso la produzione di etanolo.
Da giugno a settembre i commercianti dovranno ottenere
un'autorizzazione speciale per ogni esportazione. Il taglio
all'export dello zucchero è un ulteriore segno del crescente
protezionismo, non solo indiano, dei prodotti agricoli, che si
aggiunge alla crisi globale delle scorte causata dall'invasione
russa dell'Ucraina.
L'India è il primo produttore al mondo di zucchero, e il
secondo esportatore dopo il Brasile.
Per l'anno commerciale in corso, che va da ottobre del 2021 a
settembre del 2022, i produttori di zucchero indiani hanno
sottoscritto contratti per l'esportazione di circa 9 milioni di
tonnellate, due milioni di tonnellate in più rispetto ai 12 mesi
precedenti.
Da gennaio di quest'anno i futures dello zucchero hanno
guadagnato il 26% rispetto allo stesso momento del 2021.
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