Un gruppo di attivisti
antigovernativi sta bloccando dall'alba di oggi l'ingresso
dell'aeroporto internazionale di Bandaranaike, a 35 km dalla
capitale, per impedire che i politici filogovernativi lascino
lo Sri Lanka: lo scrive il quotidiano di Colombo Daily Mirror.
Le massime autorità religiose del paese, dal leader buddista
Omalbe Thera, all'Arcivescovo di Colombo, reverendo Malcolm
Ranjith, hanno lanciato un appello congiunto alla calma,
condannando le violenze di ieri.
Omalpe Thera ha aggiunto che tutti i membri della famiglia
Rajapaksa, compreso il Presidente Gotabaya Rajapaksa dovrebbero
dimettersi.
Il leader sindacale Saman Rathnapriya, a nome di oltre mille
gruppi di lavoratori di settori chiave, dai porti alla salute,
all'istruzione, ha annunciato manifestazioni in tutto il paese
contro "gli attacchi preordinati da parte di squadre organizzate
contro i manifestanti pacifici dei sit-in".
I sindacati hanno anche fatto sapere che nel fine settimana
organizzeranno una marcia pacifica a Colombo per chiedere le
dimissioni del Presidente Gotabaya, l'esponente della famiglia
Rajapaksa che in questo momento detiene tutti i poteri, senza un
governo, e la formazione di un nuovo governo.
In tutto il paese oggi molte persone indossano una striscia
di stoffa nera sul braccio, in segno di protesta contro le
aggressioni di ieri ai danni dei manifestanti.
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