Il museo di Hong Kong dedicato
alle vittime delle vicende sanguinose di piazza Tienanmen riapre
nella modalità online, dopo la chiusura decisa dalle autorità
locali a poche ore dalle ultime commemorazioni, quelle del 4
giugno per la mancanza di alcune autorizzazioni.
Il progetto virtuale, denominato "8964 Museum" riprendendo la
data della strage di Pechino nel 1989, è lo sviluppo
dell'iniziativa di crowdfunding lanciata dalla Hong Kong
Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China,
l'associazione che da 30 anni organizza la veglia annuale in
ricordo delle vittime.
"Speriamo che questo pezzo di storia possa passare alla
prossima generazione con l'aiuto del museo online", ha affermato
il portavoce dell'associazione Leung Kam-wai, citato dal South
China Morning Post, aggiungendo che il server che ospiterà usato
si trova fuori dai confini dell'ex colonia britannica, alle
prese ora con una stretta sempre più forte da parte di Pechino
sui diritti e le libertà.
Il progetto è costato 1,7 milioni di dollari di Hong Kong
(circa 200mila dollari) euro) grazie al sostegno di 1.186
donator, avvalendosi della collaborazione di studiosi e
accademici esperti dei movimenti sociali cinesi, come Perry Link
della University of California, e Jean-Philippe Beja, del Center
for International Studies and Research della Sciences Po di
Parigi.
Il museo offre una cronologia degli eventi delle proteste
studentesche pro-democrazia del 1989 a Pechino, della
repressione e delle conseguenze, dedicando un capitolo al ruolo
di Hong Kong nel supporto ai movimenti studenteschi cinesi e
alle veglie di commemorazione che si sono tenute nella città dal
1990. Tra i reperti esposti, ci sono anche proiettili sparati
durante la repressione delle proteste pro-democrazia di Pechino,
occhiali indossati dalle vittime e striscioni portati dai
manifestanti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA