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Amnesty, Cina ha creato 'distopia infernale' in Xinjiang

Amnesty, Cina ha creato 'distopia infernale' in Xinjiang

Rapporto accusa: 'crimini' Pechino contro Uiguri, inerzia Onu

ROMA, 11 giugno 2021, 11:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Detenzione in massa, tortura, sorveglianza: la Cina ha creato "un paesaggio distopico infernale di proporzioni spaventose" nella regione dello Xinjiang, commettendo crimini contro l'umanità nei confronti degli Uiguri e delle altre minoranze musulmane che vi abitano, come i kazachi: a denunciarlo è un drammatico rapporto dell'ong umanitaria Amnesty International.
    "Dovrebbe scuotere le coscienze umane che un numero gigantesco di persone sia stato sottoposto a lavaggio del cervello, tortura e altri trattamenti degradanti nei campi di internamento, mentre milioni di altre persone vivono nel terrore sottoposti a un fortissimo apparato di sorveglianza" e costrette ad "abbandonare le loro religione, tradizioni e cultura", ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty, citata da vari media internazionali.
    Callamard ha anche accusato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di "non aver agito, secondo il suo mandato": "Guterres non ha denunciato la situazione e non ha sollecitato un'inchiesta internazionale", malgrado "abbia l'obbligo di tutelare i valori sui quali si fondano le Nazioni Unite e di non restare in silenzio di fronte a crimini contro l'umanità", punta il dito la segretaria di Amnesty.
    Il rapporto di 160 pagine di Amnesty comprende la testimonianza di una cinquantina di ex detenuti nei campi di prigionia.
   

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