Cina attacca gli Usa, sono "paranoici" e vogliono "l'egemonia"
Dopo approvazione legge a senato americano. 'Volete interferire'
Il provvedimento, che ora passerà all'esame della Camera dei rappresentanti, ha superato le divisioni nel Senato, ottenendo il sostegno bipartisan a favore, tra l'altro, di oltre 170 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, quando sono in crescita i timori sulla concorrenza della seconda economia del mondo.
Il disegno di legge è "pieno di mentalità da Guerra Fredda e pregiudizi ideologici", ha denunciato la Commissione, secondo cui la mossa "mostra che l'illusione paranoica dell' egoismo che ha distorto l'intenzione originaria di innovazione e competizione". Il Congresso nazionale del popolo "esprime la sua più forte insoddisfazione e la sua risoluta opposizione" di fronte a un disegno di legge che tenta di "esagerare la cosiddetta 'minaccia cinese' per mantenere l'egemonia globale degli Stati Uniti, interferire negli affari interni della Cina con il pretesto della religione e dei diritti umani". La pratica di trattare Pechino come "nemico immaginario è contro la tendenza generale del mondo, impopolare e destinata al fallimento". La questione di Taiwan riguarda "la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina, nonché i suoi interessi fondamentali". Le disposizioni del disegno di legge su Taiwan "violano gravemente il principio della 'Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani. Ci opponiamo a qualsiasi forma di scambio ufficiale tra Usa e Taiwan". Xinjiang, Tibet e Hong Kong "sono puramente questioni interne e non sono consentite interferenze straniere". La Cina è sempre stata impegnata a costruire una relazione sino-americana "non conflittuale, di rispetto reciproco e di cooperazione vantaggiosa per tutti. Esortiamo la parte americana ad abbandonare il disegno di legge e a trattare lo sviluppo della Cina e le relazioni sino-americane in modo obiettivo e razionale".