Sono oltre 10 milioni gli
automobilisti in Giappone con più di 70 anni di età ancora al
volante, un incremento del 90% rispetto a 40 anni fa. Lo
rivelano le statistiche del governo sulla sicurezza stradale,
tramite la pubblicazione del 'White Paper', evidenziando come
nell'anno fiscale in corso il 14,5% del parco guidatori di tutto
il Paese - pari a 11,95 milioni di persone - sia costituito da
ultra settantenni, rispetto ai 130mila del 1975, e ai poco più
degli 800mila a metà degli anni '80.
Nel corso del 2019, in base a una campagna governativa, circa
600mila automobilisti con un'età superiore ai 75 anni hanno
restituito le proprie patenti alle autorità, in concomitanza con
un incremento degli incidenti stradali, superiori al 55% del
totale, causati dalle persone anziane alla guida della propria
automobile. Alcuni degli incidenti, riferisce la stampa locale,
riguardano casi in cui le persone confondono il pedale del freno
con quello dell'acceleratore, o l'inserimento casuale della
retromarcia.
Già negli anni passati le amministrazioni locali avevano
preso iniziative, incoraggiando i guidatori più avanti con gli
anni a riconsegnare le proprie patenti se giudicavano la guida
dell'auto particolarmente impegnativa, tra cui abbuoni sui costi
del proprio funerale alla restituzione del permesso di guida, e
sconti in determinate attività commerciali.
In Giappone circa il 28% della popolazione è composta da
persone con più di 65 anni di età.
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