La sovranità "è minacciata da forze
che si appellano al separatismo e perfino al terrorismo, in
aumento a Hong Kong": la governatrice Carrie Lam, alla fine
della missione a Pechino per la legge sulla sicurezza nazionale,
ha osservato che "il governo centrale non aveva altre
alternative che un'azione stringente a tutela del Paese unito".
Dopo un incontro di tre ore, Lam ha detto che il vicepremier Han
Zheng ha assicurato che la legge non colpirà i diritti legittimi
della maggioranza, ma avrà "come target un piccolo numero di
persone che mette in pericolo" la sicurezza nazionale.
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