PECHINO - Il Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento cinese, ha dato il via libera all'adozione della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, che hanno fatto risalire le proteste nell'ex colonia britannica.
Nelle ultime votazioni della sessione finale, l'assemblea ha approvato anche il primo Codice civile della Repubblica popolare. L'assemblea ha approvato con 2.878 a favore, uno contrario e 6 astenuti, la proposta per imporre a Hong Kong la controversa legge che punirà secessione, sovversione del potere statale, terrorismo e atti che mettano a rischio la sicurezza nazionale.
Il testo messo a punto è poco noto: il Comitato permanente del Congresso lavorerà sulle modalità specifiche della legge e sulla sua applicazione, possibile aggirando il voto del parlamentino locale. Ieri, il segretario di Stato Mike Pompeo ha affermato che Hong Kong non è più autonoma dalla Cina, gettando le basi per la rimozione dello status speciale della città nei suoi rapporti con gli Usa.
Al Congresso nazionale il premier Li keqiang ha anche detto che Pechino intende promuove "la riunificazione pacifica" della Cina: così il premier Li Keqiang, alla fine dei lavori del Congresso nazionale del popolo, ha tracciato le politiche su Taiwan riusando l'aggettivo "pacifico" escluso dalla sua relazione al Congresso nazionale del popolo. La Cina "considererà sempre i compatrioti" dell'isola "fratelli e sorelle", avendo "saggezza e capacità di gestire i suoi affari interni". Rispettando il principio 'Unica Cina' e il consenso del 1992, "siamo pronti a parlare con qualsiasi parte politica".