Il governo cubano ha annunciato la
sospensione delle attività lavorative e didattiche "non
essenziali" per due giorni (oggi e domani) a causa della
endemica crisi energetica sull'isola, aggravatasi in seguito ai
blackout generalizzati registrati nelle ultime settimane su
tutto il territorio. Lo riferisce su X la ministra del Lavoro,
Marta Elena Feito Cabrera, secondo cui la misura "ha l'obiettivo
di contribuire alla necessaria riduzione del consumo di energia
elettrica e ridurre i disagi per la popolazione". "I lavoratori
che non potranno lavorare in questi giorni riceveranno dal
governo l'equivalente del salario perduto, come previsto dal
codice del lavoro", aggiunge.
Da agosto a causa dei ripetuti guasti alle centrali e della
mancanza di combustibile, sono stati registrati tre blackout
totali nazionali ed è stato necessario imporre razionamenti
giornalieri per molte ore al giorno. A ottobre, due uragani e
due terremoti hanno causato nuovi danni alla già disastrata rete
elettrica nazionale. A garantire energia all'isola sono infatti
poche, malandate e maltenute centrali termoelettriche in
servizio da oltre 40 anni. Alle carenze strutturali si è
aggiunta la crisi economica e le difficoltà per il governo ad
acquistare il gasolio necessario per tenere in funzioni care e
inquinanti centrali termoelettriche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA