Mentre in Argentina la
Patagonia brucia, con oltre 16 mila ettari di boschi andati a
fuoco nelle ultime due settimane, il governo Milei e
l'opposizione si rimpallano le responsabilità per la gestione
della crisi. L'esecutivo, nella figura del ministro della
Sicurezza - Patricia Bullrich -, attribuisce la responsabilità
degli incendi a presunte organizzazioni estremiste legate alla
comunità mapuche. "Non è un caso che gli incendi sono iniziati
proprio mentre abbiamo iniziato a mettere ordine in Patagonia
sgomberando le terre occupate dei parchi naturali e tagliando i
sussidi a false organizzazioni sociali mapuche", ha affermato
Bullrich in un post su X.
Il ministro ha quindi annunciato che verrà usata la "mano
dura" contro i piromani e l'invio di un progetto di legge che
impedisce la scarcerazione dei condannati per aver provocato
incendi.
Nella giornata di ieri si è registrato l'arresto di una donna
di 36 anni trovata in possesso di un bidone di carburante e
appartenente alla comunità "Lof Mapu Pillán Mahuiza".
L'opposizione denuncia invece l'accanimento del governo nei
confronti delle comunità originarie e rileva invece che, nel suo
sforzo per ridurre la spesa pubblica, l'esecutivo ha utilizzato
nel 2024 solo il 22% dei fondi destinati alla prevenzione
incendi.
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