L'Istituto argentino di
Statistica e Censimenti, l'Indec, ha reso noto il primo dato
mensile sull'inflazione del 2025 che, a gennaio, è stato del
2,2%, il più basso da luglio 2020, quando l'indice dei prezzi al
consumo era stato dell'1,9%.
Secondo i dati diffusi oggi, l'inflazione inter-annuale, ovvero
degli ultimi 12 mesi, è scesa all'84,5%.
Il maggiore aumento registrato a gennaio è stato quello della
categoria "Ristoranti e hotel", aumentati del 5,3% e molto
legati alla stagione nel servizio di ospitalità, essendo il
periodo delle vacanze estive nel paese sudamericano. La
categoria "Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri
combustibili" ha visto il secondo maggiore aumento, pari al 4%.
Le minori variazioni a gennaio 2025 sono state quelle
dell'"Istruzione", cresciuta dello 0,5% mentre la categoria
"Abbigliamento e calzature" ha visto registrato un calo nei
prezzi dello 0,7%. Finora, l'aumento più basso da quando Javier
Milei è arrivato alla presidenza, 14 mesi fa, era stato quello
dello scorso novembre, pari 2,4%.
Più alta l'inflazione registrata a Buenos Aires, pari al
3,1% a gennaio, che porta l'inter-annuale al 100,6%, secondo
l'Indec, l'Istat argentino, che ha reso noto i dati la scorsa
settimana.
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