Il presidente del Brasile
Luiz Inácio Lula da Silva ha escluso qualsiasi possibilità di
"congelamento" dei prezzi dei prodotti alimentari per cercare di
contenere la crescita dell'inflazione del carrello della spesa.
"Non posso far molto, non si possono congelare i prezzi, quello
che dobbiamo fare è chiamare gli imprenditori e parlare con i
settori produttivi", ha detto in un'intervista alle stazioni
radio Metrópoles e Sociedade a Bahia, in cui ha confermato
l'intenzione del governo di aprire un dialogo con produttori e
grossisti per cercare di controllare l'aumento dei prezzi.
"Dobbiamo capire cosa possiamo fare per far sì che il paniere
alimentare di base rientri nelle possibilità di budget delle
persone", ha aggiunto. "Sono preoccupato perché, mentre
aumentiamo il salario minimo, le persone sono comunque costrette
a ridurre l'acquisto di cibo", ha sottolineato, annunciando che
di aver già in agenda per la prossima settimana un incontro con
i produttori di carne, il cui prezzo è salito dl 20% nel 2024.
Pur riconoscendo l'aumento dei prezzi, Lula ha affermato che
l'inflazione alimentare si è attestata intorno al 7% lo scorso
anno, mentre nel caso del suo predecessore, Jair Bolsonaro,
l'aumento era stato di circa il 22% in due anni. In ultimo Lula
ha anche affermato che il comportamento della popolazione è un
fattore importante per controllare l'inflazione. "Se sospettate
che un prodotto sia troppo costoso, non lo comprate", ha
concluso.
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