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'In Messico i narcos combattono con armi statunitensi'

'In Messico i narcos combattono con armi statunitensi'

Ministero Difesa, 61% del materiale bellico confiscato

CITTÀ DEL MESSICO, 06 febbraio 2025, 16:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il ministero della Difesa messicano ha sequestrato armi fabbricate in 12 paesi durante i primi 80 giorni di scontri tra le fazioni di narcotrafficanti 'Los Chapitos' e 'Los Mayos' nello stato di Sinaloa. La maggior parte proviene dagli Stati Uniti.
    Dal 9 settembre 2024 - quando sono iniziate le ostilità tra questi due gruppi del cartello di Sinaloa - al 27 novembre, sono state confiscate 703 armi alla criminalità organizzata dello Stato.
    Di queste, è stato possibile identificare l'origine solo di 129, poiché il resto presentava marcature e numeri di serie cancellati, oltre a parti combinate o contraffatte. 78 armi sono state prodotte negli Stati Uniti (60,5%), 13 in Austria (10%), 13 in Romania (10%), 8 in Cina (6,2%), 6 in Serbia (4,6%), 3 in Germania (2,3%), 2 in Italia (1,5%) e 2 in Belgio (1,5%).
    Un'arma (0,78%) è stata identificata anche per ciascuno di questi Paesi: Spagna, Brasile, Polonia e Repubblica Ceca.
    La percentuale di armi provenienti dagli Stati Uniti è vicina alla cifra pubblicata alcune settimane fa dal Federal Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives in un rapporto sul traffico illegale di armi destinate ai cartelli messicani.
   
   

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