Con oltre 850 mila persone
detenute nei penitenziari o agli arresti domiciliari il Brasile
conta con la terza più grande popolazione carceraria del mondo,
dopo quelle di Stati Uniti e Cina. Lo riferisce il ministero dei
Diritti umani e della Cittadinanza, evidenziando che dal 2002 il
totale è aumentato di 3,5 volte.
Secondo i dati a disposizione, il Brasile ospita 644.794
detenuti in carcere (circa 200.000 in più rispetto alla capacità
massima), mentre 190.080 sono agli arresti domiciliari. Di
tutte le persone nel sistema carcerario brasiliano, il 94,5%
sono uomini. In totale, le donne in cella sono 27.375.
Per quanto riguarda il profilo della popolazione carceraria
fisicamente in cella in Brasile, l'indagine mostra che 3
detenuti su 5 hanno un'età fino a 34 anni, pari a 386.474. Un
altro dato degno di nota è il basso livello di istruzione: il
54,8% non ha completato la scuola dell'obbligo.
Tra le tipologie di reati, spiccano quelli contro il
patrimonio che rappresentano il 39,3% del totale, seguiti da
quelli legati al traffico di droga, con il 28,6%. Tra la
popolazione carceraria femminile, più della metà (52,5%) sconta
pene per droga.
Secondo il ministero tra il 2020 e il 2024 l'Ufficio del
difensore civico nazionale per i diritti umani ha registrato
14.731 segnalazioni di tortura e maltrattamenti. In totale si
sono verificate 55.668 violazioni dei diritti, l'80% delle quali
è avvenuto nelle carceri. Nel 2023 sono stati registrati 3.091
decessi nel sistema carcerario, di cui 703 omicidi.
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