Il governo della Bolivia ha
decretato lo stato di disastro nazionale a causa degli incendi
che da giugno hanno provocato devastazioni senza precedenti nel
Paese, con oltre 7 milioni di ettari di vegetazione già andati
in fumo. La decisione è stata annunciata dalla ministra María
Nela Prada al termine di una riunione tra il presidente Luis
Arce, il governatore del dipartimento di Santa Cruz Mario
Aguilera e i sindaci dei municipi maggiormente interessati dalle
fiamme.
Grazie alla misura saranno facilitate le procedure per poter
adottare con maggiore rapidità ed efficacia le "azioni
necessarie per proteggere l'ambiente, la salute e la vita dei
cittadini boliviani". L'articolo 6 del decreto prevede una
modifica del bilancio per poter destinare risorse extra alla
lotta ai roghi. Ai ministeri degli Esteri e della Pianificazione
è delegata la gestione della cooperazione degli aiuti
internazionali.
Nei primi nove mesi del 2024 le fiamme hanno già causato
danni maggiori a quelli causati dagli incendi boschivi del 2019,
quando furono distrutti 5,3 milioni di ettari di vegetazione.
Particolarmente grave la situazione nel dipartimento di Santa
Cruz, motore economico della Bolivia e principale centro
agricolo e zootecnico del Paese dove le autorità parlano del
"più grande disastro della storia".
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