I guerriglieri dell'Esercito di
liberazione nazionale colombiano (Eln) stanno approfittando
della destabilizzazione politica in Venezuela per riorganizzarsi
a ridosso del confine, "riprendere fiato" e da lì muovere nuovi
attacchi contro le istituzioni della Colombia. Lo afferma il
presidente Gustavo Petro sui social network, evidenziando che la
nuova strategia è stata elaborata per tentare di recuperare le
capacità militari perse negli ultimi anni.
Per il capo dello Stato i componenti del commando dell'Eln,
responsabile dell'ultimo attacco contro le forze amate
colombiane, costato la vita a due soldati e il ferimento di
altri 26 nel dipartimento di Arauca, sono partiti dalla regione
rurale al confine con il Venezuela.
In una dichiarazione a Bluradio il ministro dell'Interno Juan
Fernando Cristo ha specificato che l'Eln "usa la frontiera
venezuelana come corridoio per portare avanti gli attacchi e poi
scappare".
In risposta all'ultimo attentato - che ha affossato ogni
residua speranza di poter avanzare con i complicati negoziati di
pace - il ministro della Difesa, Ivan Velasquez, ha annunciato a
Bluradio che "le forze armate porteranno avanti operazioni
contundenti".
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