La Corte Suprema cilena
(l'equivalente alla Corte di Cassazione italiana) ha sospeso
oggi dal servizio la magistrato Ángela Vivanco per la sua
presunta partecipazione in una "catena di favori" con Luis
Hermosilla, avvocato attualmente in carcere preventivo perché
implicato in un caso di corruzione.
La decisione include anche l'apertura di un "fascicolo di
revoca" contro la giudice, e quindi l'avvio di un' inchiesta sui
messaggi filtrati che vincolerebbero Vivanco con il legale
imputato.
Nello specifico, secondo quanto riportato da Ciper (Centrale
d'informacioni della Presidenza della Repubblica) l'indagine
trova origine in alcuni chat filtrati del 2018 con i quali la
giudice avrebbe sollecitato aiuto all'avvocato Hermosilla per
entrare alla Corte Suprema. In successive conversazioni
ritrovate dagli inquirenti nel telefonino del legale
incarcerato, anche costui mesi dopo, avrebbe a sua volta
contattato la giudice sollecitando favori in un caso
giudiziario, all'epoca in cui lavorava come consulente del
Ministero degli Interni, durante il governo dell'ex presidente
Sebastián Piñera.
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