Il presidente del Venezuela
Nicolas Maduro ha denunciato un "colpo di stato ciber-fascista e
criminale" contro il suo Paese nell'ambito di una campagna di
comunicazione internazionale attraverso l'utilizzo dei più
utilizzati social network.
"Accuso Tik Tok e Instagram della responsabilità nella
diffusione dell'odio e del fascismo per dividere i venezuelani e
cercare di favorire violenza e portare il fascismo nel Paese",
ha detto il leader chavista, annunciando una possibile
limitazione nell'accesso ai social.
Nel corso del suo intervento per la commemorazione dell'87mo
anniversario della Guardia nazionale boliviariana, ha
evidenziato che la campagna punta specificamente a "dividere,
demoralizzare e smobilitare" le forze armate.
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