La denuncia di brogli diffusi, tra
le varie circoscrizioni, minaccia l'esito delle elezioni in
Kenya, costringendo la commissione elettorale ad una corsa
contro il tempo per consegnare risultati credibili entro il
termine ultimo consentito dalla legge, ovvero martedì 16 agosto.
Le accuse provengono dall'alleanza Azimio La Umoja che fa
capo al leader dell'opposizione Raila Odinga, sostenuto anche
dal partito Jubilee dell'attuale presidente Uhuru Kenyatta.
"Con grande preoccupazione evidenzio che il processo
elettorale è stato altamente compromesso" ha dichiarato il
segretario generale del Jubilee, Jeremiah Kioni. In un
comunicato reso noto dal quotidiano Daily Nation, Kioni afferma
che i brogli sono stati rilevati in 33 circoscrizioni del paese,
in cui l'affluenza alle urne non corrisponderebbe alle schede
elettorali utilizzate.
La coalizione dell'altro candidato in corsa per la presidenza
William Ruto, Kenya Kwanza, ha respinto le accuse di brogli,
definendole un tentativo di impedire alla commissione elettorale
di svolgere il proprio mandato. "È spiacevole che i nostri
concorrenti interferiscano con il lavoro della commissione e
rendano difficile ai funzionari completarlo" ha dichiarato il
senatore Kipchumba Murkomen.
Il conteggio delle schede al centro nazionale di Nairobi ieri
è stato più volte interrotto anche per liti tra gli agenti delle
due fazioni ammessi ad osservare il processo definitivo di
trascrizione dei registri delle 292 circoscrizioni.
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