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Incendi in Algeria, 65 morti. Migliora la situazione a Evia

'Mani criminali', secondo il ministro dell'Interno algerino, dietro gli incendi scoppiati nel Paese. In Grecia vigili del fuoco ancora al lavoro

ALGERIA

È aumentato a 65 il bilancio dei morti provocati dagli incendi boschivi che stanno devastando il nord dell'Algeria da lunedì: lo ha reso noto la tv di Stato sottolineando che tra le vittime ci sono anche 28 militari. Le vittime civili sono 37. Gran parte dei morti si registrano a Tizi Ouzou, la capitale della regione di Cabilia, 100 km a est della capitale Algeri. Almeno 12 militari sono stati ricoverati in condizioni critiche. "Dietro lo scoppio simultaneo di circa 50 incendi in diverse località possono esserci solo mani criminali", ha detto ieri il ministro dell'Interno, Kamel Beldjoud, dopo una visita nella zona più colpita. La Protezione civile ha reso noto che a Cabilia sono morte sei persone e nella regione di Setif (est) un uomo di 80 anni è deceduto mentre cercava di salvare i suoi animali. Le autorità hanno segnalato lunedì notte un totale di 41 incendi, 21 dei quali intorno a Tizi Ouzou, la capitale della Cabilia. 

GRECIA

In Grecia, centinaia di vigili del fuoco sono ancora impegnati a domare gli incendi sull'isola greca di Evia, ma stanno "lentamente" prendendo il controllo della situazione: lo ha detto alla tv statale Ert il sindaco di Istiaia (nord), Yiannis Kontzias. "Ieri abbiamo visto la luce del sole per la prima volta da giorni", ha proseguito riferendosi alle gigantesche nuvole di fumo che soffocano i residenti e ostacolano il lavoro degli aerei antincendio. La situazione è più precaria nella regione montuosa di Gortynia del Peloponneso, caratterizzata da fitte foreste e profondi burroni. Da parte sua, il vice governatore dell'Arcadia, Christos Lambropoulos, ha reso noto che nella regione si cerca di impedire alle fiamme di raggiungere il monte Mainalo (centro), ricco di foreste. "I villaggi non sembrano a rischio per il momento... ma le condizioni cambiano di ora in ora", ha detto Lambropoulos a Ert.

TUNISIA

Sono oltre 150 gli incendi scoppiati in Tunisia nelle ultime 36 ore: lo ha reso noto il portavoce della Protezione civile di Tunisi, Moez Triaa, precisando all'agenzia Tap che dai primi roghi di inizio giugno non si segnalano vittime. Tutti gli incendi sono stati domati tranne sei, che sono ancora attivi nei governatorati di Biserta, Jendouba e Kef. Le altissime temperature di questi giorni - oltre 48 gradi a Biserte e Jendouba e 44 gradi a Kefnon - ostacolano il lavoro dei vigili del fuoco. Dal mese di giugno, 165 incendi hanno distrutto circa 4.810 ettari di foresta, contro i 2.144 ettari bruciati nello stesso periodo dell'anno scorso.

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