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Naufragio in Tunisia: Unhcr-Oim, 41 cadaveri recuperati

Naufragio in Tunisia

Naufragio in Tunisia: Unhcr-Oim, 41 cadaveri recuperati

Continuano le ricerche di eventuali superstiti

TUNISI, 17 aprile 2021, 00:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo il naufragio al largo della Tunisia, "sono stati recuperati i corpi di 41 persone, tra cui almeno un bambino": lo afferma una nota congiunta di Unhcr e Oim.
    L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni si dicono "profondamente rattristate" dalle notizie sul naufragio al largo della costa di Sidi Mansour, nel sud-est della Tunisia, avvenuto giovedì sera.
    Secondo i rapporti delle squadre locali di Unhcr e Oim, tre sopravvissuti sono stati salvati dalla Guardia costiera tunisina, mentre continuano gli sforzi alla ricerca di altri eventuali superstiti. Sulla base delle informazioni iniziali, tutti coloro che sono morti provenivano dall'Africa subsahariana, si legge nella nota.
    "Questa tragica perdita di vite umane sottolinea ancora una volta la necessità di potenziare ed espandere le operazioni di ricerca e soccorso guidate dallo Stato in tutto il Mediterraneo centrale, dove circa 290 persone hanno perso la vita finora quest'anno", affermano.
    "La solidarietà in tutta la regione e il sostegno alle autorità nazionali nei loro sforzi per prevenire la morte e perseguire i trafficanti e i trafficanti dovrebbero essere una priorità, sottolineano le due organizzazioni". Prima dell'incidente di ieri, all'inizio di marzo altri 39 rifugiati e migranti erano morti al largo della costa vicino alla città tunisina di Sfax.
    Finora quest'anno le partenze via mare dalla Tunisia verso l'Europa sono più che triplicate rispetto allo stesso periodo del 2020. "Unhcr e Oim continuano a monitorare da vicino gli sviluppi della situazione e a essere pronti a collaborare con le autorità nazionali per assistere e sostenere i sopravvissuti e i familiari di coloro che sono scomparsi", conclude la nota.
   
   

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