L'Ungheria attacca l'iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron di un vertice a Parigi per concordare una linea europea comune in relazione ai negoziati di pace tra Ucraina e Russia. "I leader europei che sostengono la guerra e sono contrari a Trump si riuniscono oggi a Parigi per bloccare gli sforzi di pace in Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó.
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, "l'era della politica interventista è finita" ha detto Szijjártó."A differenza di coloro che si riuniscono a Parigi, che hanno alimentato l'escalation per tre anni, noi sosteniamo gli sforzi di pace".
Il vertice fra i capi di governo di Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca si svolgerà oggi pomeriggio dalle 16 all'Eliseo. La riunione informale, convocata dal presidente francese Macron, sarà dedicata alla sicurezza europea e alla situazione in Ucraina.
Palazzo Chigi ha confermato che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà a Parigi. Per questo motivo la premier anticiperà alle 13.30 la sua partecipazione alla Conferenza dei prefetti e dei questori d'Italia alla Scuola Superiore Amministrazione dell'Interno. Per lo stesso motivo slitta a mercoledì alle 12 il Consiglio dei ministri, inizialmente convocato per oggi pomeriggio alle 17.
Il Cremlino fa sapere intanto che che rappresentanti di Usa e Russia si incontreranno domani a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, dove arriverà anche il presidente ucraino Zelensky. "Oggi, su istruzione del presidente Putin, il ministro degli Esteri Lavrov e l'assistente presidenziale Yuri Ushakov voleranno a Riad. Si prevede che martedì si terrà a Riad un incontro con i loro omologhi americani, che sarà dedicato principalmente al ripristino dell'intero complesso delle relazioni russo-americane".
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, ha ribadito che nel corso del vertice sarà discussa anche "la preparazione di possibili negoziati per una soluzione" del conflitto in Ucraina e "l'organizzazione dell'incontro dei due presidenti", Donald Trump e Vladimir Putin. A questo proposito Lavoro ha spiegato che "i presidenti" di Russia e Usa, parlando al telefono, hanno concordato sulla necessità "di lasciarsi alle spalle un periodo assolutamente anormale nelle relazioni delle due grandi potenze, in cui, di fatto, non comunicavano, tranne che su alcune questioni tecniche e umanitarie".
Lavrov ha aggiunto che non ha senso invitare gli europei a negoziare sull'Ucraina. "Non so cosa i Paesi europei dovrebbero fare nei colloqui sull'Ucraina", ha detto. "Gli europei non hanno perso la loro filosofia. Se escogitano qualche idea astuta per congelare il conflitto e con la loro consuetudine, disposizione e abitudini intendono continuare la guerra, allora perché invitarli lì?", ha argomentato secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. Lavrov ha inoltre escluso che in futuri possibili negoziati di pace ci possano essere quelle che lui definisce "concessioni territoriali" all'Ucraina.
Peskov, ha precisato invece che "finora nessuno ha avuto conversazioni concrete" su un eventuale dispiegamento di "peacekeeper" in Ucraina. Lo riporta la Tass. "Gli europei ora parlano molto di contingenti di mantenimento della pace - francesi, inglesi - questo è vero, ma voi ed io conosciamo le regole per lo schieramento dei contingenti di mantenimento della pace, finora nessuno ha avuto conversazioni concrete su questo argomento", ha affermato Peskov secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa.
Anche Berlino ritiene "premature" le discussioni sull'invio di proprie truppe in Ucraina nell'ambito di un possibile accordo di pace. La vice portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann, durante la conferenza stampa del lunedì, ha ripetuto che esiste un consenso tra i partiti democratici di continuare a sostenere l'Ucraina e di fare in modo che questo sostegno continui a essere di livello "europeo". Al summit di oggi verrà discussa anche la necessità di "rafforzare le politiche comuni per la difesa europea". Inoltre, sull'invio di truppe, "esiste anche un consenso generale che non siano destinate a teatri di guerra", ma sulla base di precise risoluzioni internazionali.
'Gli Usa propongono forze di peacekeeping con Brasile e Cina'
Gli Usa stanno pensando a un diverso tipo di forza di peacekeeping in Ucraina, che includa paesi non europei come Brasile o Cina, e che si collocherebbe lungo un'eventuale linea di cessate il fuoco come una sorta di cuscinetto.
Lo scrive The Economist aggiungendo che il vicepresidente Usa JD Vance avrebbe detto agli europei che una forza composta solo da europei sarebbe meno efficace nel dissuadere la Russia dall'attaccare. La Russia si oppone però a qualsiasi dispiegamento di truppe straniere in Ucraina. Quindi l'amministrazione di Donald Trump dovrà costringere Vladimir Putin a fare delle concessioni, conclude The Economist.
Mosca: 'Dai leader europei a Monaco discorsi molto aggressivi'
"Purtroppo la situazione nel mondo, e soprattutto in Europa, è sempre più influenzata da quelle forze che non sono soddisfatte di questo corso della storia e che vorrebbero riscriverla e diventare egemoni sulla scena internazionale. Lo abbiamo visto ancora una volta. Recentemente alla conferenza di Monaco, dove i discorsi dei leader europei sono stati estremamente aggressivi": lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ripreso dalla Tass.
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