La casa cinematografica inglese Eon
Productions proprietaria del franchise multimiliardario 'James
Bond' è impegnata in una battaglia legale con un immobiliarista
austriaco che vuole sfruttarne commercialmente il nome del
celebre 007 britannico per un mega progetto a Dubai. Lo riporta
il Guardian in esclusiva.
L'imprenditore austriaco Josef Kleindienst, che sta
costruendo un complesso turistico di lusso da cinque miliardi di
dollari chiamato il 'Cuore dell'Europa' su sei isole artificiali
davanti alla costa di Dubai, ha presentato una serie di ricorsi
nell'Unione europea e nel Regno Unito per il mancato utilizzo
del marchio da parte della Eon per la commercializzazione di una
vasta gamma di beni e servizi. Tecnicamente, spiega il Guardian,
i ricorsi di Kleindienst sono conosciuti come "azioni di
cancellazione basate sul non utilizzo".
Secondo le leggi del Regno Unito e dell'Ue, infatti, se un
nome è un marchio registrato per determinati beni e servizi ma
il proprietario non lo sfrutta commercialmente in queste aree
per un periodo di almeno cinque anni, è possibile presentare
ricorso per revocare la proprietà del nome.
Kleindienst "sta contestando una serie di registrazioni di
marchi nel Regno Unito e nell'Unione europea per James Bond", ha
affermato Mark Caddle, partner e avvocato specializzato in
brevetti della società europea di proprietà intellettuale
Withers & Rogers. "La base dei documenti depositati nell'Unione
Europea è che James Bond non è stato utilizzato per i beni e i
servizi che protegge, e questa è probabilmente la stessa base
dei documenti depositati nel Regno Unito". I ricorsi riguardano
più versioni del nome James Bond, tra cui 'James Bond Special
Agent 007', 'James Bond 007', 'James Bond', 'James Bond: World
of Espionage' e il famoso detto 'Bond, James Bond'.
La Eon può utilizzare questi nomi in un'ampia gamma di
"classi" di beni e servizi - quali "modelli di veicoli",
"programmi per computer e fumetti elettronici" ed "editoria
elettronica" - ma non lo fa. E un portavoce di Kleindienst ha
confermato che l'imprenditore ha intenzione di utilizzare il
nome Bond se vincerà la sua sfida e che "un annuncio arriverà
presto".
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